Su quali basi poggiano queste riflessioni non è dato saperlo. Evidentemente Monti non vede, non sente e se c'era dormiva! Da mesi non passa giorno in cui non ci sia una protesta, uno sciopero, una dimostrazione; le trattative con le parti sociali e le Forze politiche sono sempre altalenanti e trovano ampio sconcerto tra i Cittadini che sono stanchi di essere trattati come le ultime ruote del carro. L'Italia di Monti sta diventando sempre di più un paese a due velocità con un divario tra ricchezza e povertà che ha ampliato la sua forbice. Si parla solo di tasse e tagli, che oltretutto colpiscono prevalentemente i lavoratori dipendenti. Si è voluto, inspiegabilmente, rinunciare all'applicazione di una patrimoniale sui "mega redditi"; si parla solo ed esclusivamente della fase in uscita dal mondo del lavoro come se questa fosse la soluzione che crea nuove prospettive!? Ma di quale consenso sta parlando quest'Uomo?? Addirittura ripesca e rivaluta l'uomo politico che negli ultimi anni ha devastato l'Italia facendola diventare lo zimbello d'Europa. Il riferimento di Monti alla "saggezza" di un leader come Silvio Berlusconi, definito come l'uomo al quale si dovrebbe riconoscenza per essersi dimesso "senza essere stato battuto in Parlamento" ha veramente qualcosa di incredibile.
Se qualcuno avesse ancora qualche dubbio sulla collocazione politica di questo "Tecnico" intriso di valori candidi e circoscritti solo ai numeri, è servito! Le conclusioni di queste incredibili dichiarazioni fanno riferimento alla speranza che "Questo sia un anno di trasformazione per Italia, non solo per rimediare alle cause della crisi, ma per consolidare la situazione finanziaria e per porre le basi di una crescita più forte".
Se qualcuno avesse ancora qualche dubbio sulla collocazione politica di questo "Tecnico" intriso di valori candidi e circoscritti solo ai numeri, è servito! Le conclusioni di queste incredibili dichiarazioni fanno riferimento alla speranza che "Questo sia un anno di trasformazione per Italia, non solo per rimediare alle cause della crisi, ma per consolidare la situazione finanziaria e per porre le basi di una crescita più forte".
Ricapitolando: monito ai partiti, accusa alle precedenti gestioni politiche, santificazione del passato governo Berlusconi! La contraddizione è oltretutto evidente: Monti critica i partiti che hanno "lavorato" in questi ultimi anni e poi elogia il Cavaliere. Ci chiediamo se queste note rilasciate dal Premier alla stampa verranno lette anche in casa PD. Ci chiediamo ancora, se il marchio politico indelebile che queste dichiarazioni portano con sé, verrà preso in considerazione dal maggior partito della sinistra presente in Parlamento! Ci chiediamo infine (e tremiamo al solo pensiero!) che cosa avverrà quando gli Eletti dovranno alzare la mano per votare questa scellerata riforma del lavoro proposta dallo stesso governo Monti. Se la politica onesta vuole recuperare credibilità non può votare a favore di una proposta che ripercorre palesemente il solco in cui sguazzava il precedente governo Berlusconi. Non è solo un semplice augurio, quanto una vera e propria speranza! Se non ci sarà una vera presa di coscienza su quella che si presenta come una situazione drammatica, l'Italia dei lavoratori e di chi crede nel lavoro come valore e fonte di vita, svanirà come neve al sole. La perdita dei diritti acquisiti in decenni di lotte infliggerebbe un colpo letale alla società italiana e non produrrebbe alcun tipo di prospettiva futura. In silenzio Berlusconi se la ride. Spavaldamente Monti e la Fornero sguainano la spada pronta a brandirla contro chi si opporrà ai loro voleri.
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