Sapevamo tutti che oggi, (domenica 3 luglio,ndr) in Val Susa si sarebbe consumata l'ennesima prova di forza sulla Tav, e cos' è stato. Mentre scrivo le Agenzie di stampa parlano di decine di feriti, di violenza e scontri tra No Tav e forze dell'ordine. La questione Val Susa è tornata alla ribalta. Si sprecano e si strumentalizzano le parole. Alla violenza non possiamo replicare con la violenza, caro Grillo, ed è inutile spingere in questa direzione! Tuttavia chi scrive è convintamente dalla parte dei valligiani No Tav, ne comprende e appoggia le ragioni sottolineando i metodi violenti e repressivi che già la scorsa settimana sono stati usati dalle Forze dell'ordine. Occorre però capire che non ci sono etichette da distribuire o eroi da esaltare.
C'è un problema politico nato su basi economiche. Ci deve essere un ritorno alla discussione politica e forse ad uno strumento che consenta al cittadino della Val Susa di esprimersi in merito costringerlo a ricorrere a metodi di guerriglia. I fondi sull'alta velocità sono stati già dilapidati a suo tempo. Chi non ricorda le Olimpiadi di Torino? "Qualcuno" crede forse di parlare ad un Popolo di idioti? Chiamparino non fa il paladino della No Tav per divertimento, era lui il sindaco di Torino a quei tempi. Bersani e il Pd si muovono di conseguenza. Oltre al fatto che devono inseguire il centro moderato e perbenista di Casini. (al quale bisognerebbe chiedere qualcosa sulla partecipazione "politica" dell'UDC in Sicilia! ...compreso la vicinanza a certe "organizzazioni"..!)
Ma non divaghiamo... In Val Susa si perora una causa giusta; non si possono fare opere di infrastruttura difendendole con i manganelli e i lacrimogeni, che poi sono gas veramente nocivi. Gli esempi dei giorni scorsi sono esemplificativi. In quel Territorio c'è una disposizione di mezzi militari come se fossimo in stato di guerra. Un gruppo musicale, i Punkreas, è stato oggetto di violenze da parte di un centinaio di Carabinieri che "facevano la caccia" ai No Tav, presso l'hotel Euro di Nichelino. E' cronaca! Cosi come quella devastante della settimana precedente. Uno Stato democratico non può accettare queste cose. Chi vive in quella Valle ha diritto di concertare i percorsi. Ricordo che nei tavoli di discussione è sempre stato evitato il dialogo ed il confronto con i sindaci della Valle che si sapeva non essere d'accordo sul "progetto". L'esecutivo del Governo ha sempre chiamato tutti coloro i quali potevano dare una spinta verso la realizzazione di questo senza dare ascolto o valutare insieme ai soggetti realmente legittimati, ed ai rappresentanti degli abitanti, una strada che potesse quanto meno mettere assieme le problematiche esposte dai No Tav e quella che viene chiamata "priorità" ...dell'Alta velocità. Non voglio stare adesso a discutere sull'utilità o meno dell'opera, non adesso, ma almeno sui metodi che possono essere adottati per il raggiungimento di un punto di caduta da poter condividere. I contrari all'Alta velocità non lo fanno per principio preso ma sulla base di individuati pericoli. Perché non viene discusso tutto questo in ambito istituzionale e democratico?? Perché si lascia la parola alla forza dei manganelli?? Si parla di costi esorbitanti, in un momento dove è stata annunciata una manovra finanziaria di miliardi che metterà in ginocchio l'Italia. Obama, pur con intenti personalistici, ha deciso il ritiro delle truppe in Afghanistan a causa degli alti costi di questa guerra e su pressione dei Sindaci e dell'opposizione Repubblicana... Sia pure per convenienza ha comunque dimostrato che in caso di mutate condizioni si può rivedere i piani stabiliti. Perché in Italia si cammina con le fette di salame sugli occhi, senza dare mai dare la possibilità ai più deboli ma pur legittimati soggetti (in quanto cittadini del luogo) di poter discutere e concertare con le istituzioni?? Lo stesso Di Pietro, che non è certo un sobillatore anti-Forze dell'ordine, ha dichiarato il suo sconcerto di fronte a questi episodi.
Tralascio l'ipocrisia del PD e del suo segretario Bersani dal quale, soprattutto per quanto ho espresso sopra, non mi aspetto niente di positivo anche se sono egualmente rimasto stupito dalle parole che dipingono i No Tav come una frangia minoritaria di schegge impazzite. No, non è così..! La speranza affidata a queste righe è che si usi il buonsenso e si rispettino metodi di dialogo ritornando ad una concertazione VERA e non fittizia o di parte. Si abbandonino le azioni para-militari e si restituisca alla politica la parola. Capisco che sarà comunque assai difficile.... Dopo la sconfitta sul Referendum il governo farebbe di tutto per non trovarsi ancora più in difficoltà con la Francia di Sarkozy al quale era stato promessi mari e monti per la costruzione delle centrali nucleari. I margini di dialogo si assottigliano sempre di più, ma il potere delle forze politiche democratiche, soprattutto della sinistra non può rimanere offuscato... Ed a Bersani va fatto capire!
C'è un problema politico nato su basi economiche. Ci deve essere un ritorno alla discussione politica e forse ad uno strumento che consenta al cittadino della Val Susa di esprimersi in merito costringerlo a ricorrere a metodi di guerriglia. I fondi sull'alta velocità sono stati già dilapidati a suo tempo. Chi non ricorda le Olimpiadi di Torino? "Qualcuno" crede forse di parlare ad un Popolo di idioti? Chiamparino non fa il paladino della No Tav per divertimento, era lui il sindaco di Torino a quei tempi. Bersani e il Pd si muovono di conseguenza. Oltre al fatto che devono inseguire il centro moderato e perbenista di Casini. (al quale bisognerebbe chiedere qualcosa sulla partecipazione "politica" dell'UDC in Sicilia! ...compreso la vicinanza a certe "organizzazioni"..!)
Ma non divaghiamo... In Val Susa si perora una causa giusta; non si possono fare opere di infrastruttura difendendole con i manganelli e i lacrimogeni, che poi sono gas veramente nocivi. Gli esempi dei giorni scorsi sono esemplificativi. In quel Territorio c'è una disposizione di mezzi militari come se fossimo in stato di guerra. Un gruppo musicale, i Punkreas, è stato oggetto di violenze da parte di un centinaio di Carabinieri che "facevano la caccia" ai No Tav, presso l'hotel Euro di Nichelino. E' cronaca! Cosi come quella devastante della settimana precedente. Uno Stato democratico non può accettare queste cose. Chi vive in quella Valle ha diritto di concertare i percorsi. Ricordo che nei tavoli di discussione è sempre stato evitato il dialogo ed il confronto con i sindaci della Valle che si sapeva non essere d'accordo sul "progetto". L'esecutivo del Governo ha sempre chiamato tutti coloro i quali potevano dare una spinta verso la realizzazione di questo senza dare ascolto o valutare insieme ai soggetti realmente legittimati, ed ai rappresentanti degli abitanti, una strada che potesse quanto meno mettere assieme le problematiche esposte dai No Tav e quella che viene chiamata "priorità" ...dell'Alta velocità. Non voglio stare adesso a discutere sull'utilità o meno dell'opera, non adesso, ma almeno sui metodi che possono essere adottati per il raggiungimento di un punto di caduta da poter condividere. I contrari all'Alta velocità non lo fanno per principio preso ma sulla base di individuati pericoli. Perché non viene discusso tutto questo in ambito istituzionale e democratico?? Perché si lascia la parola alla forza dei manganelli?? Si parla di costi esorbitanti, in un momento dove è stata annunciata una manovra finanziaria di miliardi che metterà in ginocchio l'Italia. Obama, pur con intenti personalistici, ha deciso il ritiro delle truppe in Afghanistan a causa degli alti costi di questa guerra e su pressione dei Sindaci e dell'opposizione Repubblicana... Sia pure per convenienza ha comunque dimostrato che in caso di mutate condizioni si può rivedere i piani stabiliti. Perché in Italia si cammina con le fette di salame sugli occhi, senza dare mai dare la possibilità ai più deboli ma pur legittimati soggetti (in quanto cittadini del luogo) di poter discutere e concertare con le istituzioni?? Lo stesso Di Pietro, che non è certo un sobillatore anti-Forze dell'ordine, ha dichiarato il suo sconcerto di fronte a questi episodi.
Tralascio l'ipocrisia del PD e del suo segretario Bersani dal quale, soprattutto per quanto ho espresso sopra, non mi aspetto niente di positivo anche se sono egualmente rimasto stupito dalle parole che dipingono i No Tav come una frangia minoritaria di schegge impazzite. No, non è così..! La speranza affidata a queste righe è che si usi il buonsenso e si rispettino metodi di dialogo ritornando ad una concertazione VERA e non fittizia o di parte. Si abbandonino le azioni para-militari e si restituisca alla politica la parola. Capisco che sarà comunque assai difficile.... Dopo la sconfitta sul Referendum il governo farebbe di tutto per non trovarsi ancora più in difficoltà con la Francia di Sarkozy al quale era stato promessi mari e monti per la costruzione delle centrali nucleari. I margini di dialogo si assottigliano sempre di più, ma il potere delle forze politiche democratiche, soprattutto della sinistra non può rimanere offuscato... Ed a Bersani va fatto capire!
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