Referendum: attentato alla voce del Cittadino!!

acqua Se qualcuno poteva avere dei dubbi adesso credo si possa ricredere. Il regime “morbido” torna a colpire andando all’assalto dei quesiti Referendari previsti per il prossimo giugno. “Cifre e i numeri ci sono contro? Nessun problema, aggiriamo l’ostacolo.”  Ed ecco che la macchina Berlusconiana, della quale si può dir tutto ma non che manchi di tempismo, accelera sulla “rivisitazione” prima del Nucleare e poi, come da notizie dell’ultim’ora, sulla privatizzazione dell’acqua.  Stiamo parlando di un argomento che dovrebbe restare fuori da logiche politiche ed invece si cerca di speculare anche su questo! Il bene comune, la salute, il futuro dei Cittadini sembra non essere una priorità rispetto all’interesse economico. 
Viene calpestato tutto, demolito pezzo per pezzo; ogni volta che il Cittadino viene sensibilizzato e coinvolto, come nel caso del nucleare e del prezioso bene comune rappresentato ovviamente dall’acqua, (che rischia di passare sotto l’interessata gestione del “privato”..) tanto da far sentire la propria voce attraverso la richiesta di una consultazione Popolare, accolta in virtù di un milione e quattrocentomila firme, il carrozzone degli affabulatori riesce a cambiare il palinsesto della rappresentazione. E’ improprio a questo punto parlare di regime? Ormai non serve neppure richiamarsi alla dignità che latita sfacciatamente da anni; siamo assuefatti da questi modi di gestire la vita della Gente e non riusciamo a meravigliarci più di tanto. Altro che illazioni o allarmismo..! Il Destino ha reso evidente il pericolo di un percorso che minerebbe le sorti della stessa Umanità e l’opinione pubblica ne ha preso coscienza, forzatamente ma l’ha fatto. In sostanza il Governo,  temendo  l’effetto Fukushima, ha varato un emendamento con il quale si “congela” l’argomento “Nucleare” togliendolo di fatto dai quesiti referendari.  Si può allora pensare ad una vittoria ambientalista in quanto riconosciuta la pericolosità e la non percorribilità della via al Nucleare?  Assolutamente no, anzi, come spiega il giurista Stefano Rodotà, “..le parti dell’emendamento che prevedono l’abrogazione delle norme oggetto del quesito referendario, sono incastonate tra due commi con i quali il governo si riserva di tornare sulla questione, una volta acquisite “nuove evidenze scientifiche mediante il supporto dell’agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza, tenendo conto dello sviluppo tecnologico e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione europea”. E lo farà entro dodici mesi adottando una “Strategia energetica nazionale”, per la quale furbescamente non si nomina, ma neppure si esclude, il ricorso al nucleare”.  Bene, come se questo non bastasse ecco spuntare il secondo ariete governativo che ber bocca del ministro dello Sviluppo, Paolo Romani, “suggerisce” di fare un approfondimento legislativo anche sul tema dell’acqua..! L’evidenza di prendere nel sonno la Popolazione è più che palese; nessuno si affanna a dire cosa si cela dietro tutto questo, tanto meno si accenna al fatto che quando si parla di “Acqua e Nucleare” è come parlare di un valore di oltre 100 miliardi di euro che oscillano verso una direzione precisa… Ad attenderli ci sono le Multinazionali dell’energia e dell’acqua. Si può tacere su questo? Possiamo sorvolare sul fatto che tutto questo equivale a scippare il già misero portfolio del Cittadino?  La risposta è ovviamente NO!!




Pubblicato da AgoraVox.it

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