La “barca” Italia si è aggrappata alle salde mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Forse è il momento più importante e decisivo del Suo mandato e questa volta non si può non riconoscere la ferma presa di posizione che lo stesso Napolitano ha assunto per difendere la Democrazia Repubblicana. Quella del Presidente è più di un monito… In una situazione di grave impasse politico-istituzionale dove il limite della decenza e della correttezza che è dovuta agli Eletti è stato ampiamente superato.
Non si tratta più delle pur gravi liti tra fazioni politiche contrapposte, o poli come si vogliano chiamare, ma di una vera bagarre in cui le regole sono palesemente saltate. Il Presidente della Camera Fini è stato attaccato duramente, con offese e frasi irriverenti dal Ministro della Difesa La Russa. La Genetica è una scienza esatta e nel caso del Ministro della Difesa si rende ancora più evidente riportando in superficie “vecchi e ben conosciuti comportamenti” che altro non sono se non il frutto di una “visione politica” ben precisa che gli Italiani hanno già respinto in altri tempi… La cronaca è stata ampiamente riportata sulla stampa ma la “questione” di un conflitto aperto dentro la stessa maggioranza rimane e non può certo essere ignorato. Berlusconi richiama all’ordine i “suoi indisciplinati”, forse credendo di essere ancora a scuola dove la maestra redige una nota all’alunno..!? Siamo in Parlamento! Il futuro stesso dell’Italia passa da una corretta gestione di problematiche gravi affacciatesi in un momento storico dove, ad una crisi economica dal carattere strutturale e Mondiale, si sono aggiunte le altrettanto gravi dinamiche dei conflitti bellici in corso, a cui il governo Berlusconiano si è ben guardato dal cercare risposte e convergenze ma è andato a diritto sulla strada di una serie di riforme forzate, pasticciate e ampiamente controverse come l’ultimo blitz legato al cosiddetto “Processo breve”. Ormai si assiste solo ad un frenetico lavoro che ha come fine quello di salvare il “Capo”; ogni altra cosa viene in second’ordine. Il Cittadino risponde indemoniato e avvilito; le proteste di piazza arrivano fino al confine del Palazzo mentre si va formando un fronte democratico che ha salutato l’intervento di Napolitano con un “meno male che Giorgio c’è!” Miglior frase non poteva essere scelta, trovando tra l’altro ampia condivisione anche nei massimi esperti della materia come il politologo Prof. Giovanni Sartori. La convocazione dei capigruppo parlamentari al Colle è l’ultimo estremo atto che un Presidente di coscienza come Napolitano poteva fare… Ma come ci ricorda l’ex Deputato Alfonso Gianni, mai si era vista una cosa del genere. A peggiorare le cose ci sono pure le dispute all’interno dell’altro polo con Bindi e D’Alema che nulla fanno per nascondere una disputa aperta all’interno dello stesso maggior partito dell’opposizione. Se il nervosismo dilaga, pur ingiustificato che sia, qualche motivo ci dovrà pur essere e non è certo difficile capire che il nodo centrale rimane la prescrizione abbreviata contenuta nella proposta di legge di maggioranza… Continuano i sit-in e le proteste portate avanti dal Popolo Viola e da semplici Cittadini a cui si stanno affiancando man mano gli stessi partiti; il Pd propone manifestazioni in tutta Italia, mentre già si sono messe in moto, sia pur per altre questioni, le Organizzazioni non governative come Emergency che ieri (ndr: sabato 2 aprile) ha riempito le Piazze delle maggiori città del paese. Il fermento e la presa di coscienza collettiva è scattata anche se dubito che possa sortire l’effetto sperato se non verranno chiamate a raccolta tutte le forze di opposizione che non possono essere circoscritte ai soli partiti presenti in Parlamento; Sel, FdS, Verdi e tutti quei Movimenti che rappresentano un sentire diffuso tra la Cittadinanza dovranno muoversi ed essere coinvolti in quella che forse rimane l’unica strada per ridare una speranza nuova ad un Paese veramente in difficoltà. Ma che sia adesso, e non domani..!
Non si tratta più delle pur gravi liti tra fazioni politiche contrapposte, o poli come si vogliano chiamare, ma di una vera bagarre in cui le regole sono palesemente saltate. Il Presidente della Camera Fini è stato attaccato duramente, con offese e frasi irriverenti dal Ministro della Difesa La Russa. La Genetica è una scienza esatta e nel caso del Ministro della Difesa si rende ancora più evidente riportando in superficie “vecchi e ben conosciuti comportamenti” che altro non sono se non il frutto di una “visione politica” ben precisa che gli Italiani hanno già respinto in altri tempi… La cronaca è stata ampiamente riportata sulla stampa ma la “questione” di un conflitto aperto dentro la stessa maggioranza rimane e non può certo essere ignorato. Berlusconi richiama all’ordine i “suoi indisciplinati”, forse credendo di essere ancora a scuola dove la maestra redige una nota all’alunno..!? Siamo in Parlamento! Il futuro stesso dell’Italia passa da una corretta gestione di problematiche gravi affacciatesi in un momento storico dove, ad una crisi economica dal carattere strutturale e Mondiale, si sono aggiunte le altrettanto gravi dinamiche dei conflitti bellici in corso, a cui il governo Berlusconiano si è ben guardato dal cercare risposte e convergenze ma è andato a diritto sulla strada di una serie di riforme forzate, pasticciate e ampiamente controverse come l’ultimo blitz legato al cosiddetto “Processo breve”. Ormai si assiste solo ad un frenetico lavoro che ha come fine quello di salvare il “Capo”; ogni altra cosa viene in second’ordine. Il Cittadino risponde indemoniato e avvilito; le proteste di piazza arrivano fino al confine del Palazzo mentre si va formando un fronte democratico che ha salutato l’intervento di Napolitano con un “meno male che Giorgio c’è!” Miglior frase non poteva essere scelta, trovando tra l’altro ampia condivisione anche nei massimi esperti della materia come il politologo Prof. Giovanni Sartori. La convocazione dei capigruppo parlamentari al Colle è l’ultimo estremo atto che un Presidente di coscienza come Napolitano poteva fare… Ma come ci ricorda l’ex Deputato Alfonso Gianni, mai si era vista una cosa del genere. A peggiorare le cose ci sono pure le dispute all’interno dell’altro polo con Bindi e D’Alema che nulla fanno per nascondere una disputa aperta all’interno dello stesso maggior partito dell’opposizione. Se il nervosismo dilaga, pur ingiustificato che sia, qualche motivo ci dovrà pur essere e non è certo difficile capire che il nodo centrale rimane la prescrizione abbreviata contenuta nella proposta di legge di maggioranza… Continuano i sit-in e le proteste portate avanti dal Popolo Viola e da semplici Cittadini a cui si stanno affiancando man mano gli stessi partiti; il Pd propone manifestazioni in tutta Italia, mentre già si sono messe in moto, sia pur per altre questioni, le Organizzazioni non governative come Emergency che ieri (ndr: sabato 2 aprile) ha riempito le Piazze delle maggiori città del paese. Il fermento e la presa di coscienza collettiva è scattata anche se dubito che possa sortire l’effetto sperato se non verranno chiamate a raccolta tutte le forze di opposizione che non possono essere circoscritte ai soli partiti presenti in Parlamento; Sel, FdS, Verdi e tutti quei Movimenti che rappresentano un sentire diffuso tra la Cittadinanza dovranno muoversi ed essere coinvolti in quella che forse rimane l’unica strada per ridare una speranza nuova ad un Paese veramente in difficoltà. Ma che sia adesso, e non domani..!
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