Rabbia, rabbia oltre lo sconforto. Vittorio Arrigoni non era un semplice attivista umanitario; non lo era per me, che lo seguivo da anni, che ricevevo come tanti altri le sue mail quotidiane inviate al Gruppo “Gaza Restiamo umani”… Non lo era per l’opinione pubblica disincantata e più attenta a quella che è da anni una realtà infernale, la Palestina di Gaza, dei bambini, dei giovani e meno giovani uccisi dai raid Israeliani… Vittorio sapeva benissimo che quella situazione era ed è qualcosa di non umano, di assolutamente non accettabile. Lo abbiamo visto portare tra le braccia corpi senza vita, aiutare feriti, occuparsi di bambini, donne e anziani che da tempo immemorabile pagano la rabbia
di qualcuno che addirittura non si accontenta più di uccidere attraverso una potenza bellica e militare infinite volte più grande di quella dei Palestinesi… Aveva compreso che solo mostrando la verità anche attraverso le immagini reali, crude, di quei corpi con la scatola cranica aperta, come fossero passati sotto le mani del miglior neurochirurgo, si poteva sperare in una presa di coscienza di quel che accade nella “Striscia”. La cronaca ci consegna il verdetto disumano di un Uomo ucciso in maniera barbara, e questo ci porta ancora ad una escalation di rabbia. Vittorio Arrigoni non meritava neppure questo tipo di trattamento, ma semmai il rispetto di chi crede in qualcosa di diverso rispetto ai suoi carnefici. Ma la cronaca oggi non ci basta più. Vogliamo capire bene e spiegare meglio le presunte ragioni di un gesto che peraltro sembra non aver scalfito più di tanto la tranquillità borghese e perbenista di molti, compreso i Nostri rappresentanti al governo. La prima considerazione è doverosamente indirizzata verso lo Stato di Israele… Queste le prime dichiarazioni di InfoPal... “Al-Qa'ida a Gaza? Fonti ufficiali del governo di Gaza hanno dichiarato alla nostra redazione che non esiste alcuna organizzazione legata ad al-Qa'ida a Gaza, ma si tratterebbe, invece, di una realtà creata dall'intelligence israeliana per fomentare conflitti interni a Gaza, che si avvale di "manovalanza" locale, indottrinata e convinta di rappresentare il network di Bin Laden.” Come si può ben vedere, e come avevo già avuto modo di scrivere sul mio blog, non si tratta “dell’incidente” occorso al “solito pacifista” che frequenta luoghi di guerra (come da più parti si sta tentando di far passare…), ma bensì di una esecuzione premeditata e tendente a tagliare la notizia attraverso l’opera di informazione di un Uomo coraggioso. Vik “utopia” Arrigoni metteva in crisi lo Stato di Israele, ed in maniera sempre più efficace; non lo faceva usando le armi, ma divulgando notizie e aiutando la Popolazione sofferente che abita in un pezzo di Terra dimenticata da Dio..!! Parole senza senso, faziosità politiche di chi si preoccupa di mantenere dritta la barra della convenienza, tanto da cercare persino di camuffare la realtà. Si cerca da più parti di inventare i soliti Islamici terroristi e fuori di senno; questa volta non passerà questa linea assurda. Sono gli stessi fatti raccontati da Vittorio a far luce su qualcosa che non si vuole vedere né accettare da anni. Non ho paura a riaffermare ciò che ho scritto ieri (ndr: giovedì 14 apr.) quando mi sono mostrato subito preoccupato anche per l’eventuale modo di impostare una trattativa con i sequestratori (e poi assassini,ndr) da parte di un governo come quello Italiano che fino a poche ore prima, per voce dello stesso Berlusconi, aveva sparato addosso agli aiuti umanitari in partenza per Gaza con la Freedom Flotilla! La sorte di Vik mi è apparsa subito disperata; la notte sembrava non passar mai… fino alla tragica notizia riportata da Rainews e ripresa da molte persone sui più noti Social Network… Siamo ormai al “Day after”, al momento dello sconcerto, che però non deve e non può rimanere tale. Come sempre abbiamo bisogno di un sacrificio, di una o più vittime per ricordarci la vera portata di eventi che non possono continuare..! Tutti concentrati sulla Libia, sull’emergenza profughi, sulla nostra “privacy” non rispettata dagli sbarchi dei profughi a Lampedusa… E Gaza, si chiedeva Vittorio..? “Gheddafi sì e Netanyahu no? Ieri sera a 5 chilometri da qui l'esercito israeliano ha fatto a pezzi 2 ragazzi, Imad Farajallah e Qasim Salah Iteiwa, di 17 anni”… (mail inviata al Gruppo “Gaza Restiamo Umani” il 20 marzo scorso,ndr). Stay human, parole che rimarranno nei nostri cuori come la generosità, il coraggio e la genuinità di un Uomo che è morto per affermare il bisogno di una Pace che “qualcuno” non sembra assolutamente volere!
Ciao Vik…
di qualcuno che addirittura non si accontenta più di uccidere attraverso una potenza bellica e militare infinite volte più grande di quella dei Palestinesi… Aveva compreso che solo mostrando la verità anche attraverso le immagini reali, crude, di quei corpi con la scatola cranica aperta, come fossero passati sotto le mani del miglior neurochirurgo, si poteva sperare in una presa di coscienza di quel che accade nella “Striscia”. La cronaca ci consegna il verdetto disumano di un Uomo ucciso in maniera barbara, e questo ci porta ancora ad una escalation di rabbia. Vittorio Arrigoni non meritava neppure questo tipo di trattamento, ma semmai il rispetto di chi crede in qualcosa di diverso rispetto ai suoi carnefici. Ma la cronaca oggi non ci basta più. Vogliamo capire bene e spiegare meglio le presunte ragioni di un gesto che peraltro sembra non aver scalfito più di tanto la tranquillità borghese e perbenista di molti, compreso i Nostri rappresentanti al governo. La prima considerazione è doverosamente indirizzata verso lo Stato di Israele… Queste le prime dichiarazioni di InfoPal... “Al-Qa'ida a Gaza? Fonti ufficiali del governo di Gaza hanno dichiarato alla nostra redazione che non esiste alcuna organizzazione legata ad al-Qa'ida a Gaza, ma si tratterebbe, invece, di una realtà creata dall'intelligence israeliana per fomentare conflitti interni a Gaza, che si avvale di "manovalanza" locale, indottrinata e convinta di rappresentare il network di Bin Laden.” Come si può ben vedere, e come avevo già avuto modo di scrivere sul mio blog, non si tratta “dell’incidente” occorso al “solito pacifista” che frequenta luoghi di guerra (come da più parti si sta tentando di far passare…), ma bensì di una esecuzione premeditata e tendente a tagliare la notizia attraverso l’opera di informazione di un Uomo coraggioso. Vik “utopia” Arrigoni metteva in crisi lo Stato di Israele, ed in maniera sempre più efficace; non lo faceva usando le armi, ma divulgando notizie e aiutando la Popolazione sofferente che abita in un pezzo di Terra dimenticata da Dio..!! Parole senza senso, faziosità politiche di chi si preoccupa di mantenere dritta la barra della convenienza, tanto da cercare persino di camuffare la realtà. Si cerca da più parti di inventare i soliti Islamici terroristi e fuori di senno; questa volta non passerà questa linea assurda. Sono gli stessi fatti raccontati da Vittorio a far luce su qualcosa che non si vuole vedere né accettare da anni. Non ho paura a riaffermare ciò che ho scritto ieri (ndr: giovedì 14 apr.) quando mi sono mostrato subito preoccupato anche per l’eventuale modo di impostare una trattativa con i sequestratori (e poi assassini,ndr) da parte di un governo come quello Italiano che fino a poche ore prima, per voce dello stesso Berlusconi, aveva sparato addosso agli aiuti umanitari in partenza per Gaza con la Freedom Flotilla! La sorte di Vik mi è apparsa subito disperata; la notte sembrava non passar mai… fino alla tragica notizia riportata da Rainews e ripresa da molte persone sui più noti Social Network… Siamo ormai al “Day after”, al momento dello sconcerto, che però non deve e non può rimanere tale. Come sempre abbiamo bisogno di un sacrificio, di una o più vittime per ricordarci la vera portata di eventi che non possono continuare..! Tutti concentrati sulla Libia, sull’emergenza profughi, sulla nostra “privacy” non rispettata dagli sbarchi dei profughi a Lampedusa… E Gaza, si chiedeva Vittorio..? “Gheddafi sì e Netanyahu no? Ieri sera a 5 chilometri da qui l'esercito israeliano ha fatto a pezzi 2 ragazzi, Imad Farajallah e Qasim Salah Iteiwa, di 17 anni”… (mail inviata al Gruppo “Gaza Restiamo Umani” il 20 marzo scorso,ndr). Stay human, parole che rimarranno nei nostri cuori come la generosità, il coraggio e la genuinità di un Uomo che è morto per affermare il bisogno di una Pace che “qualcuno” non sembra assolutamente volere!
Ciao Vik…
2 commenti:
Adesso, l'unico modo per rendergli giustizia è far conoscere e tutti il suo libro.
Israele è da tempo che oramai ha preso le sembianze del suo antico carnefice nazista.
Certo, e soprattutto abbiamo il dovere di mantenere alto l'interesse verso i Territori; non sarà facile visto che il lavoro di Vittorio era davvero superbo e incisivo.
Usiamo tutti i canali comunicativi possibili per continuare questo suo lavoro...almeno avvicinandoci a quello che Lui faceva.
Saluti
franco
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