Dovrebbe essere una questione trasversale, senza pregiudiziali politiche, ma come da tempo immemorabile sta accadendo, viene strumentalizzata giocando sulla pelle e la fiducia del Cittadino. Non posso minimamente mostrarmi soddisfatto, anzi, direi di essere ovviamente preoccupatissimo, ma devo e voglio sottolineare i fatti, la cronaca, e la presa di posizione che tutti i Paesi del mondo stanno prendendo. La lista dei Paesi più evoluti industrialmente che si stanno interrogando su ciò che è avvenuto in Giappone e su quello che presumibilmente porterà come conseguenze aumenta ogni giorno sempre di più. Gli Stati Uniti stanno già frenando con una moratoria l’incremento numerico delle centrali nucleari, la Germania corre ai ripari immediati accelerando sullo stop al nucleare… La nota dolente viene invece dal Nostro governo. Il ministro Prestigiacomo, dura e pura, suona la carica ribattendo che la strada è tracciata e non si torna indietro.
Forse la Signora non ricorda neppure la differenza tra Italia e Giappone; basterebbe ricordarle che in questa circostanza il danno poteva essere ancora più grande per quel Popolo se da decenni non fosse stato ben attento alla sua condizione geologica, al contrario del Nostro dove al “primo” tremare della Terra spariscono Città intere (magari pure costruite sulla sabbia marina!!).
Con questi presupposti l’Italia dovrebbe costruire centrali atomiche che necessitano di una attenzione multipla rispetto a qualsiasi altro ambito?? E’ il momento di dirci tutto.
Noti “trasformisti” come Chicco Testa, Presidente del Forum nucleare Italiano, si erano persino spinti a dichiarare che “nelle centrali nucleari i sistemi di sicurezza sono talmente affidabili che un incidente risulta essere una remota ipotesi. Le sue affermazioni durante la trasmissione televisiva Otto e mezzo, condotta dalla Gruber, sono allucinanti: “Fino a adesso, in tutto il sistema energetico giapponese le centrali nucleari sono quelle che hanno retto e si sono arrestate..” Dio mio, quanto pressappochismo!! ...Andiamo oltre… Uno dei cavalli di battaglia dei nuclearisti era il risparmio sui costi. Ma chi l’ha detto che sia cosi?? Rimando per precisione e maggiore lucidità di esposizione alla lettura dei “conti” fatti dall’ex ministro Edo Ronchi nel quale risulta palese la cosa contraria. Proviamo a sintetizzare un attimo? Gravi pericoli (ahimè ora confermati..) per ambiente e salute, continua allerta e massimi controlli che non assicurano comunque tranquillità, costi elevati (sicuramente in rapporto alla “non sicurezza che ne deriva”), inaffidabilità del monitoraggio ambientale e della messa in sicurezza del Territorio Italiano. E’ forse poco questo o dobbiamo prima “sbattere il muso” in qualcosa di drammatico pure Noi?? Riflettiamo… Una tragedia umana può oggi salvarci da un futuro altrettanto drammatico. Fuori ogni tipo di interesse di parte da queste dinamiche. E’ la Vita dell’uomo la vera priorità.
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