La pioggia non ha fermato lo
sciopero indetto per questa mattina.Sapevamo bene che sarebbe numericamente
riuscito, ma siamo già al giorno dopo.C'è chi si nasconde dietro ad una
protesta di facciata, lasciando credere ai lavoratori di stare al loro fianco
quando in realtà è già stato deciso che la manovra verrà appoggiata.La nota
positiva c'è indubbiamente stata,ma non può bastare da sola a colmare quel
vuoto politico che ha delegato Monti a guidare in solitario questo percorso che
gronda sangue. Ancora più delle sole lacrime! Abbiamo una (sedicente) sinistra
che ha già deciso da che parte stare; una sinistra che non accompagna realmente
la lotta dei lavoratori. E' da vedere positivamente la riunificazione
(sull'evento) delle tre maggiori sigle sindacali, ma non possiamo fermarci a
questa sterile analisi. Dov'è il Pd? Hanno provato a cercarlo a "Chi l'ha
visto" senza esito. Bersani rilascia ancora dichiarazioni possibiliste ma
aderisce al "programma Monti". Questo è il dato di fatto. E' un dato
incontestabilmente, diverso dalla presa di posizione di IDV, SEL e Federazione
della Sinistra che hanno accompagnato con le loro bandiere il percorso di
protesta dei lavoratori. Ferrero da tempo ha dichiarato la netta opposizione a
questo governo chiamando all'appello Vendola e il suo partito. Lo stesso
Vendola, che sui temi del lavoro si esprime nello stesso modo del suo ex
compagno di partito e non si tira indietro nel riaffermare il senso di questo
sciopero. Il presidente della Puglia lo esplicita senza tentennamenti: "Lo
sciopero di oggi promosso unitariamente da Cgil, Cisl e Uil, per esigere una
manovra diversa dal governo Monti, è un atto di responsabilità nei confronti
del futuro del nostro Paese". Non ci stupiscono invece le parole della
Bonino, come sempre attenta a quei problemi da sempre cari alla politica dei
radicali, ma niente di più. Parla di sciopero che avrebbe dovuto esprimere
"qualcosa di propositivo" e non solo un coro di no. Forse la Bonino
vive in un mondo a parte; un mondo dove la sola contrapposizione è data tra
laici e cattolici, e non tra chi lotta per l'equità chiedendo, come afferma
Vendola, che "Il carico sia spostato dai ceti più deboli e medio bassi a
quelli che non hanno mai pagato. Correggere l'impianto della manovra, togliendo
tutte quelle misure che rendono iniquo il provvedimento e che devastano il
sistema di welfare".
Il vero volto del governo Monti
si vede in tutta la sua ampia gamma di assurdi propositi, giustificati e
legittimati da quella "fede" nella tecnocrazia che illusoriamente
viene fatta passare per ciò che risolverà ogni cosa. Basta leggere con attenzione tutti quei provvedimenti
(anche i meno eclatanti e conosciuti) che sono stati prospettati, per capire
quale sia la direttrice di marcia di Monti e soci. Sarebbe curioso sapere il
motivo che giustifica l'ipotesi (speriamo che sia così) del ricorso al divieto
di pagare in contanti le pensioni che superano i 500 euro. Qual è la giustificazione per l'applicazione
di questa norma? Suvvia, non certo quella della "tracciabilità" della
spesa al fine di individuare manovre illegali e organizzate!? Monti dovrà essere chiaro, e abbandonare quel
suo stile glaciale, ben descritto da Crozza a Ballarò, giustificando la vera
strategia che è quella di portare più soldi contanti nelle casse degli istituti
bancari. La Finanza sta aggredendo il
Cittadino in nome di un'emergenza venutasi a creare non per colpa Sua! La protesta dei sindacati di spostare l'asse
d'intervento su ben altro fronte sociale, è non solo legittima, ma
sacrosanta. Molte volte è stato detto
che il pericolo di una deriva incontrollabile poteva essere messa in conto. Bè,
questa volta crediamo davvero che questo possa risultare un timore più che
giustificato. Quando la politica abdica, lasciando i Cittadini soli a battersi
contro mostri dai mille tentacoli, il rischio che possano aprirsi varchi dai
connotati dubbi e altamente pericolosi è alto. Come possiamo vedere, la soluzione
a questo drammatico "momento" non può essere bipartisan. Destra e
sinistra non possono e non hanno la stessa visione del modo di uscire da questa
"situazione", e la scelta di consegnare il registro di cassa nelle
mani di un gruppo di Tecnici che non vogliono valutare la realtà dal punto di
vista sociale e politico, non può che portarci a conseguenze dall'esito
catastrofico. Ovviamente per molti. Solo quel 10% di famiglie dal reddito
altissimo che detengono la metà della ricchezza del paese, potranno continuare
a vivere come hanno sempre fatto. Per loro non c'è l'assillo e la paura del
domani come per milioni di Cittadini italiani.
Per questo migliaia di Persone sono scese in piazza. Equità, non ipocrisie!
Pubblicato su Dazebao.NEWS.it
Per questo migliaia di Persone sono scese in piazza. Equità, non ipocrisie!
Pubblicato su Dazebao.NEWS.it
0 commenti:
Posta un commento